top of page

Il dossier Hite e la liberazione della sessualità femminile

ree

Nel 1976, la sessuologa e scrittrice Shere Hite (in foto, qui sopra) pubblica «The Hite Report: A Nationwide Study of Female Sexuality», un’inchiesta senza filtri in cui oltre 3.000 donne raccontano, con parole proprie, le loro esperienze in fatto di relazioni, frustrazioni e piaceri sessuali.


Un cambio di paradigma

Le risposte (raccolte attraverso un questionario) risultano dense di verità taciute e tensioni interne alla coppia binaria uomo donna.


Le confessioni di queste donne sconvolsero molti stereotipi radicati nel mondo delle relazioni, e scoperchiarono il proverbiale “vaso di pandora”. Ecco: credo che l’eredità di questo libro resti ancora oggi potentissima.


Le donne come servitrici del piacere altrui

Una delle affermazioni più forti del 'Rapporto Hite' mette in crisi la scena sessuale tradizionale:


Le donne sanno molto bene come raggiungere l'orgasmo durante la masturbazione, quando vogliono. Se sanno come avere orgasmi quando vogliono, perché non si sentono libere di usare questa conoscenza durante il sesso con gli uomini? Perché le donne soddisfano così abitualmente i bisogni degli uomini durante il sesso e ignorano i propri? Il fatto è che il ruolo delle donne nel sesso, come in ogni altro aspetto della vita, è stato quello di servire i bisogni degli altri, uomini e bambini. E proprio come le donne non riconoscevano la loro oppressione in senso generale fino a poco tempo fa, così la schiavitù sessuale è stata uno stile di vita quasi inconscio per la maggior parte delle donne, basato su quello che si diceva essere un impulso biologico eternamente immutabile.”


Queste parole restituiscono un’immagine chiara: non è il corpo femminile, a essere difficile da amare, ma è la cultura (patriarcale) che lo costringe al sacrificio. Purtroppo, per molte donne è ancora così.

 

Il mito dell’orgasmo vaginale

Hite portò alla luce qualcosa che oggi suona evidente, ma che allora, nel 1976, rappresentava qualcosa di rivoluzionario: molte donne non raggiungono l’orgasmo con la penetrazione, mentre la masturbazione (in particolare la stimolazione clitoridea) risulta spesso più efficace.


Questo accade (anche) per il disinteresse che molti uomini provavano (e ancora oggi provano) per il piacere femminile e le sue dinamiche.


Il sesso secondo gli uomini

Ecco un’altra citazione emblematica dal saggio di Hite, capace di cogliere la freddezza che alcune donne vivono, durante l’intimità col compagno:


La maggior parte degli uomini, se lasciati a se stessi, si impegnano un po' (dieci minuti) in preliminari di tipo non molto fantasioso, prestando poca attenzione al mio clitoride. Poi vanno immediatamente alla penetrazione..."


Il 'Rapporto Hite' lascia emergere una frustrazione diffusa: l’attenzione maschile, intenta più a “portare a casa il risultato”, disinnesca il lato erotico e comunicativo dell’atto sessuale.

 

Il valore storico del Rapporto Hite, per le relazioni di oggi

Perché, a oltre 45 anni di distanza, credo possa essere interessante leggere le ricerche di Shere Hite?


  • Le donne, fra le sue pagine, trovano voce. Il libro restituisce narrazioni mai trattate con tanta apertura. Forse, aggiungo, molte donne, ancora oggi, faticano a dare così tanto voce alla propria frustrazione, e al proprio bisogno di provare piacere


  • Ripensare dell’incontro erotico: il 'Rapporto o dossier Hite' invita a privilegiare l’ascolto, la stimolazione reciproca e il tempo condiviso. Da quello che sento durante le mie consulenze, posso dire che questi sono aspetti spesso sacrificati anche nella sessualità moderna


  • Infine, le frustrazioni descritte permettono di elaborare pratiche e linguaggi di desiderio più autentici e consapevoli. Le donne che vogliono riappropriarsi della propria sessualità possono farlo, portando il proprio vissuto in sessione

 

E nelle relazioni lesbiche?

Hite stessa raccolse testimonianze anche da donne lesbiche, che descrivono una sessualità costruita su cure, stimolazione reciproca e tempo, elementi poi associati a una maggiore soddisfazione sessuale in studi successivi.


In questo senso, Hite evidenzia modalità relazionali che favoriscono un piacere erotico, memorabile e condiviso, nel mondo lesbico.

 

Il tabù smantellato da Hite

Il punto di forza del dossier (e la sua eredità) è il coraggio di mettere al centro la prospettiva delle donne, e non un’etica sessuale precostituita, basata prettamente sul patriarcato (che considera la donna come un oggetto sessuale, subordinato al piacere maschile).


In un’epoca in cui la liberazione sessuale era ancora “tutta da fare”, Hite afferma:

Se [penso che] la Rivoluzione Sessuale implica l'atteggiamento per cui ora le donne sono 'libere' anch’esse, e possono scopare con sconosciuti... proprio come gli uomini, penso sia rivoltante. Le donne non vogliono essere libere di adottare il modello maschile della sessualità; vogliono essere libere di trovare il proprio [modello].”


Verso la scoperta del (proprio) piacere

Secondo la sessuologa il punto non è andare verso “un’emancipazione forzata” o  verso l’imitazione del desiderio maschile.


Il punto, invece, è quello di riconoscere e costruire un proprio linguaggio erotico, una pratica ancora indispensabile nelle relazioni, individuali e di coppia (binaria e non binaria).


Il 'Rapporto Hite' resta una risorsa potente: “parla” ancora a tutte le donne che cercano di slegarsi da modelli imposti, e a chi, come me, guida a trasformazioni individuali con umanità e competenza.


Giulia Scandolara - Gestalt Counselor

 
 
 

Commenti


bottom of page